Il punto di vista di Giorgia Meloni sulla questione dei presunti dossieraggi.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha sollevato la questione dossieraggio che sta scuotendo il panorama politico e istituzionale italiano. Secondo le sue parole: “Il caso del presunto dossieraggio? Vedremo cosa ne verrà fuori, domani sentiremo anche le audizioni dei procuratori che hanno chiesto di essere auditi dalla commissione Antimafia.”
Caso dossieraggio: arriva l’intervento della premier Meloni
La premier Giorgia Meloni, arrivata a Teramo per un’iniziativa elettorale, ha commentato: “Io penso che sia francamente gravissimo che in Italia ci siano funzionari dello Stato che hanno passato il loro tempo a violare la legge… Utilizzare così le banche dati pubbliche non c’entra niente con la libertà di stampa“.
Anche il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, durante un punto stampa a margine del Consiglio Ue, ha espresso la sua preoccupazione per l’inchiesta in corso della procura di Perugia, sottolineando come “Essendoci un’inchiesta in corso sarebbe improprio che io mi esprimessi adesso, certamente è un fatto estremamente grave che si innesta in una situazione che si è sedimentata da anni“. Ha poi aggiunto che l’abuso delle intercettazioni sta diventando quasi norma, in netto contrasto con quanto previsto dalla Costituzione.
La preoccupazione di Forza Italia
Il dibattito si estende anche al ruolo della Procura nazionale antimafia, con il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri che evidenzia una strana coincidenza: “Tutti i Procuratori nazionali antimafia diventano parlamentari nazionali o europei della sinistra italiana. E’ un loro diritto, è una loro facoltà, ma è una strana coincidenza: tre su tre“.
Gasparri solleva dubbi sull’operato della Procura e suggerisce l’ipotesi di un’ispezione immediata, non escludendo la necessità di misure straordinarie per garantire la legalità e l’ordine pubblico. Con le audizioni dei procuratori in programma e le inchieste in corso, il paese attende con ansia ulteriori sviluppi.